mercoledì 29 aprile 2020

La paura fa novanta!

Oggi vorrei parlarvi della paura. La paura è un'emozione atavica, che ci serve per sopravvivere. Grazie ad essa percepiamo il pericolo ed agiamo di conseguenza. Ma la paura può anche essere bloccante, ci può cristallizzare e paralizzare e può diventare un modo di stare al mondo.
Come evitare che ci accada questo?
Il modo per neutralizzare la paura è affrontarla. Ma per affrontarla è necessario prima riconoscerla e questo non è sempre immediato. Una buona prassi è l'ascolto di sé, perché a volte neghiamo quelle emozioni che ci disturbano come la paura o al contrario finiamo per dar loro il controllo della nostra esistenza.
Allora è necessario un nuovo sguardo sulla paura, un farsela amica ed interrogarci: "Cosa mi sta dicendo la mia paura? Dove si colloca nel mio corpo? A quali pensieri è collegata?". Più coltiviamo la connessione corpo-mente e migliore sarà il rapporto con le nostre emozioni. Si tratta di andare un po' contro corrente rispetto alla nostra cultura (in senso antropologico) occidentale che da secoli divide il corpo dalla mente. Questo se da un lato ha permesso alla scienza e alla medicina di fare enormi progressi, dall'altro è stato penalizzante per l'essere umano in sé che si è così visto sempre più considerare come un corpo che si ammala o all'opposto come una mente che si ammala...forse ora i tempi sono maturi per un'approccio olistico alla salute!

Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.”MARTIN LUTHER KING

domenica 26 aprile 2020


Il respiro è ciò che ci accompagna dal primo momento in cui vediamo la luce fino all'ultimo in cui lasciamo questa Terra. E' la nostra capacità di respirare che è stata colpita da questa pandemia.
Ricordiamocelo. Non diamolo per scontato.
Il respiro può essere un ancora se vi poniamo attenzione per vivere pienamente il presente, come ci insegnano le varie tradizioni meditative.
Ora le poche volte che usciamo dalle nostre case lo facciamo con una maschera che protegge noi stessi e gli altri da qualcosa di invisibile che ci minaccia. E' come se le nostre più nascoste e profonde paure si fossero palesate, la paura dell'estraneo che ti invade...
Ora siamo stati costretti ad affrontarla questa paura atavica e forse questo ci renderà più forti, più coraggiosi, più consapevoli dell'importanza del respiro e con esso delle piccole cose e fragilità che ci rendono umani.

giovedì 23 aprile 2020

BUONE PRASSI DI PSICOLOGIA VIRALE.

1.  Al pensiero panico e paranoico preferiamo il sentire compassionevole.
2.  Rifuggiamo la disumanità diffusa alla ricerca di affettuosità consapevole.
3.  Coloriamo fuori dai margini, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo, rompiamo gli argini dell’indifferenza. Costruiamo EMPATIA.
4.  Alle certezze epidemiologiche preferiamo i risvolti nascosti della psicologia.
5.  Abbattiamo barriere virali per costruire ponti emotivi.
6.  Alla “realtà del mondo com’è” contrapponiamo il mondo emotivo che vogliamo sentire, il calore delle anime che si percepisce solo con il cuore.
7.  Alla sicurezza della pandemia, preferiamo la possibilità di speranze irrazionali.
8.  Obbediamo al ritmo del cuore, al soffiare dell’anima, al fuoco della passione. 
9.  Siamo portatori sani di stupore e meraviglia.