sabato 30 maggio 2020

E' sabato.


Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Così cantava il poeta ne Il sabato del villaggio, e faccio mia l'essenza di questi versi.
E' sabato. Ho sempre amato il sabato. E' per me il giorno vero del riposo (anche se non appartengo alla cultura ebraica! Infatti la parola deriva dall'ebraico shabbat che vuol dire riposo), la mia mente si rilassa veramente dopo le fatiche della settimana ed è libera dalle preoccupazioni che possono insorgere di domenica quando inconsciamente si prepara ad affrontare un'altra settimana.
E' anche legato al pianeta Saturno, nome che nell'antichità indicava anche un dio: Sat deriverebbe in questo caso da lingue indoeuropee e significherebbe ciò che dà vita, che feconda. Secondo la leggenda avrebbe regnato nella mitica età dell'oro, quando era sempre primavera, vi era abbondanza di frutti della Terra e esseri umani e dei vivevano insieme...è il giardino pagano dell'Eden.
E' un giorno di grazia nel quale mi concedo di ascoltare maggiormente i miei bisogni e cerco di dar loro risposta.
E' il giorno in cui la mia energia si ricarica ed è pronta poi a scorrere via per i tanti impegni lavorativi e famigliari.
E infine "E' sabato" come nella canzone del grande Giorgio Gaber: Ma è nell'aria/non so da cosa ma si sente, è nell'aria/si vede dai gesti, dai silenzi/è nell'aria/In fondo è così naturale/un piccolo sforzo iniziale/poi tutto, va da sé/tutto va da sè/senza fatica, senza fatica.
E' sabato...il giorno che io amo di più.

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